Descrizione
L'edificio, risalente all'inizio del '700, rimase in possesso della nobile famiglia degli Spinola fino alla metà del secolo, quando passò in dote ai marchesi Cattaneo di Belforte, da cui prese il nome.
La facciata principale, eccezionalmente prospiciente non la strada, ma la corte cintata, si caratterizza per la semplicità e severità delle linee architettoniche, impreziosita unicamente da spaziature quadrangolari, in origine affrescate secondo i leziosi schemi del barocchetto. Mancano alcuni elementi tipici dell'architettura genovese quali il cornicione aggettante, retto da mensole.
Il fronte posteriore presenta il caratteristico motivo del loggiato che si replica ai due piani superiori: gli archi a sesto ribassato si impostano su pilastri a pianta quadrata, terminanti in semplici capitelli in stucco. Le logge erano completate da balaustre, attualmente sostituite da muri di mattoni.
Il palazzo è arricchito al pianterreno dall'oratorio, dedicato a Sant'Andrea Avellino e risalente anch'esso al XVIII sec., decorato ad affresco. All'interno era conservato un quadro settecentesco raffigurante il Santo, che si trova attualmente nella chiesa parrocchiale.
Danneggiato irreparabilmente in seguito al terremoto che ha colpito la zona l'11 aprile 2003, i piani superiori sono andati perduti, attualmente del palazzo restano solo alcune sale al pian terreno con l'annessa cappella di Sant'andrea.
Curiosità:
La piccola chiesetta di Sant'Andrea Avellino, attualmente chiusa e sconsacrata, si trovava lungo il percorso di alcune processioni che partivano dall'oratorio: una "rogazione minore", per la benedizione della campagna in primavera, e il Corpus Domini, quando il paese si ornava di frasche, arazzi e tappeti.
La facciata principale, eccezionalmente prospiciente non la strada, ma la corte cintata, si caratterizza per la semplicità e severità delle linee architettoniche, impreziosita unicamente da spaziature quadrangolari, in origine affrescate secondo i leziosi schemi del barocchetto. Mancano alcuni elementi tipici dell'architettura genovese quali il cornicione aggettante, retto da mensole.
Il fronte posteriore presenta il caratteristico motivo del loggiato che si replica ai due piani superiori: gli archi a sesto ribassato si impostano su pilastri a pianta quadrata, terminanti in semplici capitelli in stucco. Le logge erano completate da balaustre, attualmente sostituite da muri di mattoni.
Il palazzo è arricchito al pianterreno dall'oratorio, dedicato a Sant'Andrea Avellino e risalente anch'esso al XVIII sec., decorato ad affresco. All'interno era conservato un quadro settecentesco raffigurante il Santo, che si trova attualmente nella chiesa parrocchiale.
Danneggiato irreparabilmente in seguito al terremoto che ha colpito la zona l'11 aprile 2003, i piani superiori sono andati perduti, attualmente del palazzo restano solo alcune sale al pian terreno con l'annessa cappella di Sant'andrea.
Curiosità:
La piccola chiesetta di Sant'Andrea Avellino, attualmente chiusa e sconsacrata, si trovava lungo il percorso di alcune processioni che partivano dall'oratorio: una "rogazione minore", per la benedizione della campagna in primavera, e il Corpus Domini, quando il paese si ornava di frasche, arazzi e tappeti.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Belforte |
Telefono | 0143/47117 |
Apertura | chiuso al pubblico, visibile dall'esterno |
Tariffe | gratuito |
Informazioni | Comune di Cassano Spinola |
Servizi | Parcheggio gratuito Via Brionte |
Mappa
Indirizzo: Via Belforte, 13, 15063 Cassano Spinola AL, Italia
Coordinate: 44°45'56,8''N 8°51'51,8''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Galleria fotografica
Modalità di accesso
Si accede a piedi o in auto da Piazza XXVI Aprile, risalendo per via Belforte.